I dati economici bocciano il governo: si sta andando verso un autunno drammatico

“A settembre la crisi socio-economica inizierà a manifestarsi in maniera più che inquietante: ci attende un autunno caldo, anzi bollente”. Così Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, che quest’oggi ha incontrato una rappresentanza di associazioni del mondo del volontariato. “I dati Istat del primo trimestre di quest’anno sono emblematici – ha spiegato Ciambetti – Innanzitutto viene smentito il governo: la pressione fiscale nei primi tre medi dell’anno è aumentata dello 0,5 per cento e ciò nonostante un terzo del periodo preso in esame, il mese di marzo, fosse caratterizzato dalla quarantena. Ancora più inquietante è la perdita del potere d’acquisto delle famiglie, diminuita dell’1,7 per cento rispetto al trimestre precedente e prima dell’inizio della fase economica negativa. Ancora prima del lockdown, dunque, e ben prima della fase recessiva conseguente al Covid-19, lo scenario economico era appesantito e ciò significa che la recessione s’innesca in uno scenario che era già fortemente problematico. Sono i numeri certificati dall’Istat a bocciare il governo A Settembre, quando inizieremo a fare i conti con il crollo del PIl stimato oggi in Italia attorno al 12,5 per cento, tutte le chiacchiere, tutte le promesse e tutta l’altezzosa baldanza del governo esploderanno: si stanno perdendo mesi preziosi senza far nulla, si parla di una riforma del fisco, ma intanto la pressione fiscale cresce e il potere d’acquisto delle famiglie crolla.