Regione – Ciambetti: “Al via Digital4Democracy con nuovi servizi web sulle sedute del Consiglio regionale con l’archivio audio-video dei dibattiti scaricabile e ricercabile con parole chiave”

Presentato quest’oggi alla stampa dal Presidente del Consiglio regionale del veneto Roberto Ciambetti il nuovo servizio “Digital4Democracy” offerto dall’assemblea legislativa ai cittadinì e, in maniera più estesa, ai consiglieri regionali, giornalisti, uffici stampa, che diventerà operativo già nelle prossime settimane. “Il servizio Digital4Democracy permette di ricercare attraverso parole chiave spezzoni audio-video e testo stenografico sia nell’archivio sia della seduta in corso attraverso una interfaccia estremamente semplice quanto funzionale. Il servizio permette la trasmissione degli interventi dei consiglieri con la trascrizione automatica del parlato in ‘sottopancia’ quindi accessibili anche ai non udenti. L’archivio a disposizione dei cittadini è quello realizzato in questi mesi di avvio e sperimentazione del progetto, praticamente da dicembre 2019 in poi ” ha spiegato il presidente Ciambetti a cui ha fatto eco Enrico Giannotti, direttore generale del gruppo Cedat 85 che fornisce il servizio: “Il gruppo Cedat85 ha messo a punto un sistema che coniuga la trasformazione in tempo reale del parlato in testo scritto con la contestuale associazione alle riprese video, funzionale all’editing video in diretta, all’indicizzazione dei dati e alla loro archiviazione utile alla creazione di una mediateca di immediata fruizione, anche con una massa di videocontenuti di decine e decine di migliaia di ore. In Italia – ha continuato Giannotti – servizi e soluzioni di democrazia digitale brevettati da Cedat 85 vengono adottati ormai da oltre 250 comuni, da 5 consigli regionali e dalla Camera dei Deputati dove, dal 2015, è in uso un sistema di resocontazione basato proprio sul riconoscimento automatico della voce. Si tratta di soluzioni che agevolano l’intera gestione della seduta consiliare, con notevole risparmio di tempi e costi oltre ad ampliare l’effettiva partecipazione e informazione dei cittadini”. Il presidente Ciambetti poi ha sottolineato come “oltre agli aspetti funzionali il nuovo servizio, il cui costo complessivo s’aggira attorno agli 80mila €, avrà alla lunga un impatto sui modi comunicativi della politica e sulla qualità degli interventi in aula e di questo il personale politico dovrà tenerne conto abituandosi alle esigenze, opportunità e rischi dei nuovi mezzi – ha notato Ciambetti – La tecnologia cambia il modo di far politica e di rapportarsi con gli elettori: come ci ha spiegato Cedat 85 il cittadino avrà a disposizione, anche solo pensando a questo nuovo servizio, decine di migliaia di ore di interventi che potranno essere vagliati nel dettaglio: come disse Winston Churchill “Siamo padroni delle parole non dette, ma schiavi di quelli che abbiamo lasciato sfuggire”. Un tempo magari si poteva contare sulla smemoratezza dei cittadini: adesso, invece, le parole che ‘abbiamo lasciato sfuggire’ sono facilmente rintracciabili. E’ un grande asso in avanti nella strada della Democrazia e un importante momento di responsabilizzazione della classe politica”