“Desidero esprimere la mia personale vicinanza e porgere le condoglianze alla famiglia Luxardo, sapendo di interpretare il sentimento del Consiglio regionale del Veneto, nel ricordare Nicolò Luxardo, protagonista non solo della nostra migliore imprenditoria veneta dal secondo dopoguerra ma anche figura emblematica e punto di riferimento della comunità zaratina e dalmata”. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, commemora un uomo straordinario “non senza emozione nel rammentare che proprio in occasione della Giornata del Ricordo nel febbraio del 2018 a palazzo Ferro Fini presentammo la riedizione aggiornata del volume ‘Dietro gli scogli di Zara’ che egli aveva scritto ripercorrendo il dramma degli avvenimenti seguiti all’occupazione jugoslava della Dalmazia sullo sfondo di Zara, martoriata dalla guerra. In quell’occasione – continua Ciambetti – il professor Pietro Luxardo assieme al cugino Franco erano riusciti bene a mettere in luce lo spirito di Nicolò e il suo essere per molti aspetti emblema dell’animo zaratino e di tutti i Dalmati, che, seppur feriti, non si dettero per sconfitti ma si ricostruirono una nuova esistenza senza per altro mai dimenticare le antiche radici, né i famigliari e gli amici scomparsi. Nicolò, quinta generazione dei Luxardo, trovando rifugio in Veneto fece rinascere a Torreglia l’antica ditta di famiglia, che ancor oggi è la più antica fabbrica in attività produttrice di Maraschino, continuando così una vicenda storica iniziata ancora nel 1817 quando Girolamo Luxardo si trasferì dalla Liguria a Zara. Oggi con la scomparsa di Nicolò Luxardo esce di scena non solo un grande protagonista della realtà imprenditoriale del Veneto nel Secondo Dopoguerra ma anche una testimonianza preziosa della storia di Zara, sul cui lungomare anco oggi fa mostra di sé quel palazzo Barcagno, a suo tempo parte dello stabilimento che la terza generazione dei Luxardo aveva costruito nei primi anni del Novecento dando lavoro a centinaia di maestranze, dietro al quale s’ergono quegli scogli di Zara che raccontano ancora oggi quel dolore che ha sempre accompagnato la figura di Nicolò”.