Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto: “Un galantuomo, un onesto, un autentico ‘popolare’, libero e forte”

“Marino Quaresimin, galantuomo, un onesto, un autentico ‘popolare’, un libero e forte ci ha lasciati. Uomo delle Istituzioni ha speso la vita al servizio degli altri”

“Un uomo buono, una persona rara, un autentico galantuomo, un grande lavoratore”. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ricorda così Marino Quaresimin, sindaco di Vicenza tra il 1995 e il 1998, “da sempre attivo nel mondo del sociale, esponente del cattolicesimo democratico, un autentico ‘popolare’ o, se preferite, un ‘libero e forte’ per ricordarlo con le parole del celebre appello di Sturzo – ha detto Ciambetti – Un fiero, ma sempre corretto e onesto avversario della Lega. Purtroppo non ce l’ha fatta e la sua fine amara deve farci riflettere e farci capire quanto oggi noi tutti viviamo una situazione di precarietà con molti parenti, amici, conoscenti potenzialmente a rischio: oggi Marino Quaresimin, con il suo carattere, si sarebbe infervorato, accalorandosi com’era solito fare, per chiedere ai suoi concittadini di rispettare le indicazioni di prudenza e le norme di profilassi, piccoli sacrifici rispetto ai grandi benefici che se ne possono trarre. Ce lo avrebbe detto con l’animo di chi ha a cuore il benessere della comunità, con la coscienza di chi visse da bambino la tragedia della Seconda Guerra Mondiale sopportando provazioni e autentici sacrifici. Alla sua famiglia, ai suoi amici, le mie personali condoglianze: come Presidente del Consiglio regionale, rendo omaggio a un cittadino che ha speso gran parte della sua vita veramente al servizio delle Istituzioni e degli altri”