Dura presa di posizione dell’assessore regionale del Veneto Roberto Ciambetti sulla decisione presa dal consiglio dei Ministri, “pressantemente richiesta dal ministro Luca Galletti” come ha sottolineato l’assessore veneto, con cui si stabilisce la chiusura anticipata della caccia al tordo bottaccio, beccaccia e cesena. “In una nazione sommersa da problemi ambientali veri – ha detto Ciambetti – il ministro Galletti attacca i cacciatori e la sua azione ha una certa logica, visto che a parlar male della caccia e limitare i diritti dei cacciatori si guadagnano consensi ma soprattutto non ci si mette contro i potentati e i poteri forti liberi di inquinare e distruggere l’ambiente. Per una di quelle contraddizioni tipiche dell’attuale governo, i cacciatori, che sono contribuenti netti dello stato e che pagano fior di quattrini alle casse pubbliche vengono puntualmente penalizzati. Il governo fa propaganda ma non dice che con i soldi dei cacciatori si ripopolano i nostri boschi e le nostre campagna con specie che altrimenti da anni non si vedrebbero più in giro, vittime non già dei cacciatori ma di un ambiente malsano e inquinato. I cacciatori sono le prime sentinelle della tutela ambientale: il governo li spreme, tra tasse e licenze varie, poi come accade con i pavidi fa fare agli altri, in questo caso alla Commissione europea, il lavoro sporco. La colpa viene fatta ricadere sulla Commissione, ma i mandanti stanno a Roma”

20 gennaio 2015