Il giorno 6 luglio scorso il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti ha aperto il XXI Tavolo Tecnico di Confronto per il Settore Primario” https://www.regione.veneto.it/web/sede-di-bruxelles/tavolo-tecnico-per-il-settore-primario, illustrando il percorso che la Regione del Veneto sta mettendo in campo per dotarsi di un piano per l’economia circolare, attraverso la proposta di legge n. 62 (di cui è primo firmatario) che incardina nella legislazione regionale l’economia circolare e imposta degli strumenti per favorire la transizione verso questo modello economico sostenibile.

Il Presidente del Consiglio Regionale ha ricordato come la proposta sia in linea con gli obiettivi mondiali dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite 2030 ed europei, con la programmazione 2021-2027 del “Green Deal” e con il Secondo Piano d’Azione per l’economia circolare.

Il Presidente ha ribadito che la Regione del Veneto intende stimolare la transizione verso un’economia circolare, in linea anche con il PNRR che destina alla transizione ecologica circa 60 miliardi, di cui l’8.78% esplicitamente all’economia circolare.

Il Presidente ha ribadito che la transizione verso un sistema economico circolare offre l’opportunità alle aziende venete di guadagnare un vantaggio competitivo e di riposizionarsi con successo in un mercato che valuta positivamente la qualità e l’impronta ambientale, coniugando le tipiche caratteristiche della produzione venta (l’innovazione e le elevate caratteristiche qualitative) con la sostenibilità.

Il Presidente ha ricordato l’impennata dei costi delle materie prime, tema caldo per le realtà produttive venete e italiane che dipendono in larghissima parte dalle importazioni e stanno scontando negativamente le fluttuazioni dei prezzi con pesantissimi aggravi finanziari. L’economia circolare serve quindi ad aprire e sviluppare un mercato per le materie prime secondarie, permettendo alle aziende di sganciarsi dalla necessità di approvvigionarsi in un mercato internazionale fortemente incerto, con evidenti risparmi economici oltre ai benefici ambientali. Il Presidente ha concluso ribadendo che la Regione vuole mettere in campo una strategia di sviluppo circolare che tiene conto dei fattori e delle caratteristiche locali, per poter cogliere le richieste provenienti dal territorio, assumendo un ruolo di facilitatore.