VENEZIA – «Accentrare a Roma la Sanità? È di oggi la notizia dell’aggiudicazione di gare Consip, quelle gestite direttamente da Roma, per la fornitura di circa 16,5 milioni di mascherine chirurgiche e 5,4 milioni di mascherine Ffp3, alla Indaco Service di Taranto, una cooperativa che si occupava di accoglienza migranti alla quale fu revocata la gestione di un centro di accoglienza e il cui amministratore delegato nel dicembre 2018 fu accusato per una maxi truffa da oltre 3 milioni di ai danni dello stato. Altro vincitore un imprenditore indagato per frode, arrestato lo scorso luglio. Casi emblematici di un gestione accentrata a Roma». Lo afferma Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, che si dice «estremamente preoccupato per questa vicenda sulla quale occorre fare chiarezza».

«La procedura d’urgenza adottata da Consip – prosegue Ciambetti in una nota – non può spalancare la porta a realtà che hanno conti in sospeso con la Giustizia o che, negli anni sono state protagoniste di controversie con l’amministrazione pubblica finite in Tribunale e non ancora risolte. La posizione di questi vincitori deve essere approfonditamente vagliata e spiegata. Ma questo caso è comunque emblematico di cosa può accadere a Roma: chi vuole accentrare la Sanità togliendola alle Regioni vuole anche questi pasticci? A chi torna utile il neocentralismo sanitario, ai cittadini o agli affaristi? C’è poi un altro aspetto decisamente inquietante: aziende italiane, non solo venete, hanno presentato domanda chiedendo l’autorizzazione a produrre mascherine oggi più che mai necessarie, aziende bloccate a causa di una burocrazia incredibile, una burocrazia che stoppa aziende trasparenti ma permette l’assegnazione di gare per milioni di pezzi a realtà in lite giudiziaria con lo stato e sulle quali bisognerebbe fare chiarezza. Siamo alla follia».

Fonte: il Gazzettino