17 giugno 2017 – “Sono molte le suggestioni che la cerimonia odierna stimola: innanzitutto il sincero omaggio a Mario Rigoni Stern, una delle voci più autorevoli e convincenti del secondo Novecento europeo capace di parlare al mondo e di condurre migliaia e migliaia di lettori lungo strade e sentieri, paesaggi e luoghi della memoria come pochi altri hanno saputo fare”.
Così il Presidente del Consiglio regionale del Veneto ha commentato la Cerimonia di consegna del premio “Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi”, giunto alla settima edizione, che si è svolta a Venezia nel Palazzo Labia, sede regionale della Rai. “In secondo luogo si è reso omaggio a quella umanità resistente che vive in montagna, in contesti aspri e in situazioni difficili, e che ciò nonostante non abbandona la propria terra: il premio attribuito a Marco Scolastici, nel cuore dell’Appennino ferito dal tragico terremoto, da questo punto di vista è emblematico. Ci vuole coraggio per vivere oggi in montagna, ma è anche chiaro che una montagna spopolata, senza il presidio umano, si trasformerebbe in un costo, non solo ambientale, insostenibile per la nostra società e su ciò occorre avviare una seria e profonda riflessione che non è esclusivamente italiana – ha continuato il Presidente del Consiglio – Ciò ci introduce alla terza riflessione: come ci ha ricordato Giovanbattista Rigoni Stern, figlio dello scrittore, il premio il premio nacque per favorire lo sviluppo del contesto culturale poliglotta che fa riferimento all’arco alpino, promuovendo un concorso tra opere di narrativa e di saggistica dedicate alle Alpi, al loro paesaggio e alle loro genti. A ben vedere questo obiettivo può trasformarsi in straordinario stimolo per avviare un forte confronto culturale all’interno della strategia europea EusAlp che oggi riguarda un bacino di oltre 70 milioni di persone: se vogliamo veramente

 creare una Europa che non sia fatta di burocrati senza volto e senza consenso, che con i loro diktat decidono il destino dei intere comunità, dobbiamo rilanciare l’idea di una Europa dei popoli e mi sembra che il significato profondo di questo premio, che si rivolge a comunità con lingue e culture diverse accumunate dall’essere protagonisti autentici del mondo alpino, offra l’occasione per ribadire che dobbiamo ricercare le basi culturali condivise della nostra anima europea.
Abbiamo lingue diverse, ma una voce sola”. Il Presidente del Consiglio poi ha voluto sottolineare come “la scelta di ospitare a palazzo Labia la cerimonia di premiazione, dimostra la sensibilità dell’intera struttura della Rai del Veneto, che deve tornare ad essere un autentico attore culturale oltre che protagonista dell’informazione giornalistica. Il ruolo pubblico della Rai è fuori discussione ma deve essere fuori discussione anche la sua funzione pubblica nella promozione e divulgazione culturale: ospitando il premio Mario Rigoni Stern si è lanciato un segnale importante anche in questo senso. Importantissimo, infine, il grande contributo dato dagli sponsor, le banche venete e trentine, che hanno sostenuto economicamente questa iniziativa che alla fine è il risultato di una straordinaria sinergia di cui probabilmente Mario Rigoni Stern sarebbe stato indubbiamente colpito.”
https://youtu.be/DLT5IN3RpV4