«Campo Marzo per tutti i vicentini, di città come del territorio, è un simbolo, punto di incontro e luogo storico della festa: oggi la festa diventa impegno civile per chiedere maggiore sicurezza e per dire che alla base della nostra società c’è la legge, il diritto, la giustizia e non la barbarie del più forte e violento». Roberto Ciambetti, assessore regionale agli Enti locali e al bilancio non ha dubbi nell’invitare i cittadini a radunarsi sabato pomeriggio alle 14 a Campo Marzo a Vicenza, dove sono attesi Luca Zaia e Matteo Salvini in una manifestazione civile per la sicurezza. «Sicurezza con la S maiuscola. Riprendiamoci le nostre strade, le nostre piazze, i nostri parchi: Campo Marzo a Vicenza è il biglietto da visita della città, è l’anticamera del centro storico, siamo a pochi passi dai palazzi palladiani tutelati dall’Unesco, eppure l’intera area è diventata invivibile. Via Gorizia, un tempo elegante collegamento tra Campo Marzo e il centro storico, forse è il simbolo più eloquente del disagio in cui sono finiti i cittadini a causa di un degrado che non si è riusciti a contrastare efficacemente», ha detto Ciambetti che sciorina una sequenza impressionante di dati: «Il Veneto chiede più sicurezza e maggiore rigore. Non è una richiesta qualunquista. Per quanto riguarda i furti dal 2004 al 2013 in provincia di Padova l’aumento è stato del 143,3%, in quella di Venezia del 120,9% nel Veronese del 103,4%. Nel Vicentino, limitando l’indagine al triennio 2010 – 2012 scopriremo che il quoziente di criminalità, cioè i furti denunciati alla Polizia per 100 mila abitanti, passa da 1734.1 del 2010 a 2.106.8 nel 2012 con un aumento del 22 per cento nel solo triennio. Se leggiamo i giornali di questi giorni scopriremo come interi quartieri vicentini siano razziati sistematicamente da bande di delinquenti – ha continuato Ciambetti – San Lazzaro, Santa Bertilla in primo luogo: a soffrire sono i quartieri popolari, dove vive la gente più semplice, gente che lavora o che è in pensione, i più deboli. Lo sforzo della polizia e delle forze dell’ordine, encomiabile per molti aspetti, non basta: i delinquenti anche quando vengono arrestati vengono immediatamente liberati e questo è il risultato di una politica cieca, che ha aperto le porte dell’accoglienza a chicchessia facendo del nostro Paese il Bengodi della malavita. Qui si può arrivare e prosperare tanto le pene non si scontano. Se poi un cittadino cerca di difendersi, magari sparando un colpo di fucile per aria, chi finisce nei guai? il ladro o il cittadino? È ora di dire basta: ci ritroviamo alle 14 un Campo Marzo a Vicenza sabato pomeriggio per reclamare un nostro diritto di cittadini: lo facciamo stringendoci attorno al nostro presidente della Regione, Luca Zaia: la nostra non è una iniziativa di parte anche se è stata la Lega Nord con Matteo Salvini a promuoverla; la Festa per la sicurezza è la festa di tutti, di tutti i cittadini onesti che si fanno carico di un impegno civile e di civiltà».
13 marzo 2015
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