Per chi come me aveva lavorato sin dall’inizio a questo progetto oggi è un giorno di autentica soddisfazione: con l’avvio di Eusalp, la quarta strategia macroregionale dell’Unione Europea, dopo quelle per Mar Baltico, Danubio e area Adriatico-Ionica, registriamo un’autentica svolta nelle politiche comunitarie europee.
La macroregione alpina diventa da oggi l’asse che unisce l’Europa in una nuova visione continentale Eusalp è un progetto unico in quanto prevede diversi livelli istituzionali e perché più Stati sono coinvolti in un’unica struttura cooperativa volta a fornire servizi alla comunità, senza dover incorrere in accordi internazionali, come ebbe a notare Johannes Hahn, Commissario europeo per la politica di vicinato e i negoziati per l’allargamento quando gli presentammo questo progetto. Straordinario, poi, è il risultato ottenuto in così poco tempo dell’unica macrostrategia europea che nasce dal basso, cioè dalla volontà delle Regioni. Il processo di costruzione di una strategia macroregionale alpina fu infatti avviato dalle Regioni a Bad Ragaz, Svizzera, nel giugno 2012 e già Il 18 ottobre 2013 a Grenoble i 46 Presidenti delle Regioni interessate e i rappresentanti dei 7 stati coinvolti firmarono la risoluzione politica per richiedere l’adozione della Strategia dell’Unione europea per la regione alpina, che, ripeto, è lo strumento di coordinamento delle politiche e dei fondi nazionali e europei per garantirne la crescita e lo sviluppo sostenibile. Io stesso ho partecipato a più incontri sul tema coordinato per l’area italiana dalla Lombardia e sono stato invitato nell’ambito della Commissione Intermediterranea a Barcellona e Marsiglia a spiegare questa strategia e la realtà della nostra macroregione.
Tra i presidenti delle Regioni coinvolte in questo processo è innegabile il ruolo svolto da Roberto Maroni e la forte spinta data da Luca Zaia. Io, da parte mia, vorrei far notare che la Macroregione Alpina si pone in ambito infrastrutturale come la cerniera tra le autostrade del Mare e la Trans- European Transport Network e innerva l’asse Adriatico-Jonico nel cuore dell’Europa: se guardate una carta geografica con le grandi reti infrastrutturali vedrete come il Veneto diventi centrale in questa prospettiva che apre nuovi scenari all’Unione Europa.
Non dimentichiamo che questa nuova strategia coinvolge oltre 70 milioni di abitanti e definisce un bacino in cui sono presenti motori dell’economia europea oltre al Veneto. Come ebbe a dire il già citato Johannes Hahn, il riconoscimento comunitario della macrostrategia alpina dà vita a un proprio esempiodi ‘governance multilivello’ in cui le Regioni sono il timone principale per mettere in atto misure politiche comuni nel territorio sovranazionale. Una vera svolta, una straordinaria occasione per il Veneto.