L’affermazione della Svimez per cui l’Italia meridionale e’ cresciuta meno della Grecia non deve sorprendere: ancora nel Marzo del 2013 il Censis spiegava che i dati socio-economici del Mezzogiorno italiano erano ben peggiori di quelli ellenici: diciamo che dal governo Monti in poi la situazione e’ precipitata, per cui l’analisi Svimez suona come condanna delle politiche di governo degli ultimi anni.
Se continueremo a gestire la situazione con i metodi fino ad oggi usati con le politiche assistenziali, senza incidere in maniera specifica con strategie e politiche reali per il Mezzogiorno non ne usciremo mai. La prima cosa da fare e’ ammettere che non si possono gestire con le stesse regole, le stesse leggi, le stesse norme, regioni che sono concorrenziali con le aree trainanti dell’Europa e regioni che rischiano lo sviluppo del sottosviluppo. Ogni malattia ha la sua cura, i suoi farmaci: la strada seguita da sempre per curare il Mezzogiorno non solo e’ fallimentare, ma rischia di travolgere anche le aree produttive. E’ un rischio che non possiamo correre. Forse che occorra seriamente iniziare a pensare ad un Commissario straordinario per l’emergenza Mezzogiorno italiano?
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