Porto il saluto del Consiglio regionale a voi tutti e mi permetto solo una brevissima considerazione su uno dei temi che penso caratterizzano questo doc-film sulla Maternità e conciliazione lavoro ovvero l’organizzazione del tempo: il tempo è un bene prezioso, la nostra grande ricchezza che spesso viene compresa solo da chi ha pochissimo tempo a propria disposizione. La madre è un esempio perfetto di chi tempo, per se, ne ha pochissimo e lo è a maggior ragione in un momento storico in cui la riorganizzazione del capitale e del lavoro stanno modificando se non distruggendo lavori e strutture sociali e con esse stili e modi di vivere. Fino a pochi anni fa avevamo nonni che accudivano i nipoti aiutando le giovani famiglie: oggi i nonni lavorano e le madri si trovano a dover affrontare più emergenze, dalla gestione della prole a quella della casa se non l’assistenza a parenti anziani, disabili o ammalati. Il tempo, però, rimane lo stesso: certo, le nuove tecnologie, quando arriveranno a regime e ad ampia diffusione sociale, daranno un contributo alla soluzione di un problema apicale, ma prima che le città diventino Smart passeranno ancora anni. Non so se questo sa veramente uno dei temi affrontati in questo documentario: non avendolo visto non saprei, ma so che oggi la sfida della conciliazioni tra esigenze diverse è tra gli elementi decisivi, non solo, o tanto, per l’economia, quanto per la qualità della vita. A pagare questa sfida sono le persone le più esposte come le donne, ma anche quelle più vulnerabili, i bambini, gli anziani, chi ha più bisogno.