Questa mattina sono andato a Dueville alla cerimonia in ricordo dei 70 anni della scomparsa di Guido Revoloni, morto il 27 maggio 1945. Giovane di Azione Cattolica, Alpino, partigiano vero, punto di riferimento dei democratici cattolici subito dopo la Liberazione fece di tutto per evitare intolleranze e vendette e così riconquistare la pace. Era uno degli astri nascenti del movimento democratico cattolico vicentino. Morì per l’esplosione di una bomba che stava disinnescando. Pochi giorni prima dell’incidente in cui sarebbe morto aveva detto scherzando, ma non troppo, con don Didimo Mantiero, il sacerdote che lo implorava di smettere nel bonificare il territorio delle bombe inesplose: “Fossi morto per mano tedesca o fascista, voi di Cavazzale, forse, mi avreste innalzato un monumento. Se morirò per causa di una bomba, ci sarà magari qualcuno che sorridendo risponderà ‘suo danno’ Ma allora Iddio mi ricompenserà in Cielo, perché Egli sa che io arrischio la mia vita solo per salvare quella dei contadini della mia terra”.
Vi chiedo di riflettere su queste parole e di condividere questo testo.
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