Alfano sfida la volontà popolare sugli immigrati ma in verità dimostra l’isolamento internazionale del governo italiano e l’incapacità di affrontare il problema dell’immigrazione.
E’ grave e scandaloso che il ministro degli Interni abbia atteso l’esito delle elezioni regionali per ufficializzare la nota in cui dice che Lombardia e Veneto devono dare accoglienza a migliaia di immigrati. Quella circolare è un atto gravissimo, nei tempi e nei contenuti. Essa sfida palesemente la volontà popolare. Londra, Parigi, Berlino, Vienna dicono con chiarezza che gli immigrati irregolari vanno espulsi mentre Roma continua ad accogliere flussi nella speranza che questi si sparpaglino clandestinamente un po’ in tutta Europa. Sappiamo bene invece che solo una percentuale irrisoria di quanti arrivano hanno diritto all’asilo politico mentre noi dovremmo sobbarcarci nuovi arrivi quando già oggi il rapporto tra popolazione residente e immigrati in Veneto è già superiore al 10 per cento. Forse al ministero degli interni non sanno che al Brennero come a Tarvisio l’Austria ha iniziato una forte azione di respingimento degli irregolari che dall’Italia cercano di spostarsi in altre nazioni. Questo vuol dire che il giochetto lanciato dal Viminale di far finta d’accogliere gli immigrati nella speranza che questi si dileguino e vadano altrove non si può più fare e ciò significa che qui arriva, qui resta, il tutto all’inizio della stagione turistica, nell’anno dell’Expo, quando le nostre città, le località turistiche, l’intero territorio è chiamato a dare risposta ad una domanda turistica finalmente in crescita dopo anni di crisi economica. In realtà quella circolare vergognosa dimostra che il governo italiano, che non può contare nell’appoggio dell’Unione Europea nella ripartizione delle quote dopo che Francia, Spagna e Polonia hanno già detto con chiarezza che di quote non intendono sentir parlare, è sempre più isolato e incapace di affrontare una situazione che può essere risolta solo contenendo il flusso migratorio in partenza, contrastando il mercato di morte dei nuovi schiavisti i quali puntano invece proprio sull’accoglienza italiana per incrementare i loro traffici. In questo modo la circolare di Alfano si trasforma nella migliore pubblicità che gli scafisti, gli speculatori e gli organizzatori dei traffici dei neoschiavisti possano immaginare. Per quanto mi riguarda, quella circolare va rispedita al mittente.